CENNI STORICI DEL GRUPPO ALPINI DI SOAVE
 

Prima della costituzione ufficiale dell' Associazione Nazionale Alpini (1919), a Soave esisteva già un gruppo di reduci alpini, inquadrati in una Associazione denominata " CORPO VOLONTARI ALPINI".

Della presenza di questa Associazione troviamo traccia in una cronaca del giornale " l'Arena " dove si ringraziano le varie Associazioni per la collaborazione data in occasione della grandiosa Festa degli Alberi avvenuta a Soave il 14 Maggio 1911.

L' 11 aprile 1920 venne costituta la Sezione A.N.A.di Verona.

Dopo avere contribuito attivamente alla costituzione della suddetta Sezione, il dr. Luigi Carazza, medico condotto a Soave e San Vittore, già Tenente Medico Alpino e Medaglia d'Argento al V.M. insieme al rag. Desiderio Masini, tenente degli Alpini, decorato di Croce di Guerra e direttore della Banca di Credito Marittimo, costituivano a Soave il Gruppo Alpini., il riconoscimento e la qualifica di Soci Fondatori della Sezione di Verona.
Oltre alle suddette persone, possiamo sicuramente ritenere soci fondatori del Gruppo: Attilio Bettili, Ottavio Negrini e Gustavo Pieropan, e altri soci, di cui non conosciamo il nome.
La prima documentazione dell'esistenza del Gruppo Alpini di Soave la troviamo immortalata in una fotografia scattata durante l'inaugurazione del Monumento ai Caduti avvenuta il 28 maggio 1921, dove si nota chiaramente il Gagliardetto del Gruppo ed il suo primo Capogruppo Dott. Luigi Carazza, che rimase tale fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Si è pure accertata la presenza di alcuni alpini del Gruppo di Soave in occasione del Convegno avvenuto nel 1924 al passo del Tonale, come viene evidenziato dalle foto scattate da Francesco Masnovo, dove si riconoscono il fondatore, Cap. Dott. Luigi Carazza, Mons. Angelo Grazioli, cappellano militare ed una terza persona non riconoscibile, davanti alla colonna del Monumento del Passo del Tonale, prima che venisse edificato il Sacrario, ai Caduti della battaglia dell'Adamello..
Altra presenza accertata e documentata del Gruppo è stata la partecipazione al primo Pellegrinaggio alla Chiesetta al Monte Lozze sull'Ortigara (1927), in occasione del 10° anniversario della battaglia.
Il Gruppo è stato attivo anche nelle varie manifestazioni fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.
In collaborazione con i maggiori reggenti di Soave, il Gruppo ha organizzato nel 1933 la costituzione del Nucleo di Soave dell'Associazione Nazionale del Nastro Azzurro, di cui divenne presidente il dr. Luigi Carazza. Di questa manifestazione esistono delle fotografie e un storico filmato.
Il Gruppo ha partecipato a quasi tutte le Adunate Nazionali, di cui esistono tuttora foto e di tessere di partecipazione a partire dal 1929.
Finita la parentesi bellica e dopo la morte del suo fondatore Magg. Medico Alpino Dott. Luigi Carazza, un gruppo di giovani alpini capeggiati da Angelo Spera e Mario Montanari, ricostituivano il Gruppo che riceveva veste ufficiale il 28-29 giugno 1953, con la benedizione del vecchio e glorioso gagliardetto, tutt'ora conservato presso la Baita.

Veniva eletto Capogruppo il Cap. Virginio Liut, reduce dal fronte russo, coadiuvato dal vice M. M. Giovanni Moretto, decorato di Medaglia d'Argento al V.M. e portabandiera del 6° Alpini nella battaglia di Nikolajewka, dove riuscì ad uscire dalla sacca, riportando così in Italia la gloriosa Bandiera di Guerra della Tridentina,

Madrina della cerimonia venne scelta Teresa Cenci, sorella dell' Alpino Giovanni, caduto in Grecia.

Alla guida del Gruppo si sono succeduti di seguito: Luigi Zampieri, Pietro Masnovo, Paolo Menapace. Antonio Burato, Valerio Zago, Enrico Zago.
A collaborare con i vari capigruppo si sono succeduti alla segreteria: Battistoni, Angelo Spera, Antonio Burato e l'attuale Giorgio Hubacech.
Presidente onorario venne nominato il gen. Eugenio Giona, che mantenne tale incarico fino alla morte.
Tra i concittadini benemeriti di Soave va ricordato Mons. Luigi Piccoli che per oltre 25 anni è stato Cappellano della Sezione Alpini di Verona.
Il Gruppo di Soave ha inoltre organizzato grandi Raduni sezionali, il 9 settembre 1962, il 29 maggio 1983 e ultimamente nel 2003 quando ospitò il grandioso Raduno Triveneto degli Alpini.
Ha partecipato alla ricostruzione del Friuli inviando 25 alpini; materiale da costruzione, vestiario nuovo e denaro.

Ha inoltre partecipato con slancio ed abnegazione alla ricostruzione dei paesi terremotati della Basilicata, alla costruzione del ponte in Albania sul fiume Kiri ed alla organizzazione dei campi e dei soccorsi ai terremotati dell'Abruzzo a Santa Ruffina - l'Aquila
Il Gruppo di Soave è cofondatore e coideatore con il gruppo Alpini di San Zeno (VR) delle attività sportive della Sezione di Verona partecipando con merito alle gare di tiro con carabina, pistola, piattello, torneo di calcio, marce campestri, gare di sci e di calcio.

Partecipa a tutte le Adunate Nazionale e Provinciali , alle varie attività annuali della Sezione come il Pellegrinaggio alla Chiesetta di Costabella sul Monte Baldo a partire dalla sua inaugurazione il 26 agosto 1962, il Pellegrinaggio alla Chiesetta dell'Ortigara, fino dal primo raduno nel 1927, il Pellegrinaggio a Passo delle Fittanze e infine Pellegrinaggio alla Chiesetta in ricordo dei Caduti Alpini in zona Scalorbi.
Ogni anno in occasione delle festività natalizie, rappresentanti del Gruppo fanno visita agli anziani della locale Casa di Riposo recando doni e solidarietà alpina, e inoltre organizzano un pranzo natalizio per tutti gli anziani del paese.
Cappellano del Gruppo è stato il nostro concittadino Don Ettore Soriolo, fino alla sua morte.
Il Gruppo è onorato di fregiarsi di ben 5 Medaglie d'Argento al V.M. assegnate agli Alpini soavesi: Dott. Luigi Carazza, Adami Giobatta (Giovanni Battista), Attilio Filippi, Silvio Tebaldi, combattenti della guerra 1915-1918 e il Serg. Magg. Luigi Adami e il M.M. Giovanni Moretto della guerra, 1940- 1945.
Nel 1975, grazie alla generosità dei signori Zanella, si è potuto realizzare un sogno: la costruzione della Prima Sede del Gruppo, inaugurata 1'8 dicembre dello stesso anno e denominata "Baita Alpina".
In quella occasione è stato benedetto un nuovo Gagliardetto con la presenza, come madrina, della signorina Lina Aldegheri sorella dell'alpino Antonio, disperso in Russia.
Nel 1984 su proposta del Sindaco alpino, Giorgio Magrinelli, è stato avviato il restauro di una importante testimonianza soavese, la "Giassara ", per adibirla a Baita Alpina.
La "Giassara" è un ambiente sotterraneo posto all'esterno delle mura scaligere, ma con l'ingresso da Porta Aquila (detta ora di Bassano) una delle tre porte originarie delle mura scaligere. La struttura architettonica è composta da un locale circolare di circa 6 metri, con una volta in cotto, interrata e coperta dal terreno circostante.
La "Giassara" è una costruzione medioevale dove veniva conservato il ghiaccio raccolto nei fossati per poi utilizzarlo quando le necessità lo esigevano. Lo stato di degrado in cui si trovava lo stabile era preoccupante, ma con tenacia, caparbietà, sacrificio e con 8000 ore di lavoro, gli alpini lo restituivano alla comunità di Soave.
A lavoro ultimato è considerata una delle "baite" alpine tra le più prestigiose e più originali tra quelle esistenti.
L'inaugurazione è stata fatta domenica 8 aprile 1990, alla presenza delle massime Autorità civili e Sezionali.

 
Ultimo aggiornamento Giovedì 30 Dicembre 2021 15:16